I computer subacquei e gli algoritmi di decompressione

I computer subacquei utilizzano algoritmi di decompressione per calcolare l’assorbimento e il rilascio dei gas inerti nel corpo umano durante un’immersione, garantendo così una risalita sicura e prevenendo la malattia da decompressione (MDD). Questi algoritmi si basano su modelli matematici che simulano il comportamento dei gas nei tessuti corporei.

Algoritmi di decompressione più comuni:

  1. Algoritmo di Bühlmann: Sviluppato dal Dr. Albert A. Bühlmann, questo algoritmo suddivide il corpo umano in compartimenti tissutali, ciascuno con tempi di saturazione e desaturazione specifici. È ampiamente utilizzato sia nelle immersioni ricreative che tecniche.

Modello a Bolle a Gradiente Ridotto (RGBM): Questo modello tiene conto della formazione di microbolle nel corpo durante l’immersione. Invece di prevenire completamente la formazione di bolle, l’RGBM consente una formazione controllata, potenzialmente riducendo i tempi di decompressione.

Modello di Permeabilità Variabile (VPM): Simile all’RGBM, il VPM considera la formazione di microbolle e permette una loro crescita controllata, offrendo un approccio alternativo ai modelli tradizionali.

Storia e sviluppatori degli algoritmi di decompressione:

All’inizio del XX secolo, il fisiologo scozzese John Scott Haldane sviluppò il primo modello di decompressione basato su compartimenti tissutali, gettando le basi per gli algoritmi moderni. Successivamente, il Dr. Albert A. Bühlmann perfezionò questi modelli, introducendo l’algoritmo che porta il suo nome. Negli anni più recenti, ulteriori ricerche hanno portato allo sviluppo di modelli come l’RGBM e il VPM, che tengono conto della formazione e gestione delle microbolle durante l’immersione.

È importante notare che diversi computer subacquei possono utilizzare vari algoritmi o versioni modificate degli stessi, influenzando i profili di immersione e le indicazioni fornite al subacqueo. Pertanto, è fondamentale comprendere quale algoritmo utilizza il proprio computer e come questo influisce sulla pianificazione e sulla sicurezza dell’immersione.

I computer subacquei utilizzano diversi algoritmi di decompressione per garantire immersioni sicure, calcolando l’assorbimento e il rilascio dei gas inerti nel corpo umano. Ecco una panoramica dei principali algoritmi adottati dai produttori più noti:

1. Algoritmo Bühlmann ZHL-16C

Sviluppato dal Dr. Albert A. Bühlmann, questo algoritmo è ampiamente utilizzato in vari computer subacquei. Divide il corpo in compartimenti tissutali con differenti emivite per l’assorbimento e il rilascio dell’azoto, permettendo calcoli dettagliati per la decompressione.

2. Algoritmo RGBM (Reduced Gradient Bubble Model)

Il modello RGBM tiene conto della formazione e dinamica delle microbolle durante l’immersione. Offre un approccio più conservativo rispetto ad altri algoritmi, riducendo il rischio di malattia da decompressione.

3. Algoritmo Fused™ RGBM

Sviluppato da Suunto, questo algoritmo è una fusione tra il modello RGBM e altri approcci, offrendo flessibilità sia per immersioni con decompressione che senza. Si adatta dinamicamente al profilo dell’immersione, garantendo sicurezza in diverse condizioni.

4. Algoritmo Pelagic Z+

Utilizzato da alcuni computer subacquei, questo algoritmo è una variante del modello Bühlmann ZHL-16C, ma con impostazioni più conservative. Fornisce margini di sicurezza aggiuntivi, particolarmente apprezzati dai subacquei ricreativi.

5. Algoritmo VPM (Variable Permeability Model)

Il modello VPM si concentra sulla gestione delle microbolle, permettendo una loro crescita controllata durante la risalita. È preferito da alcuni subacquei tecnici per la sua capacità di ottimizzare i tempi di decompressione.

Esempi di computer subacquei e algoritmi utilizzati:

  • Suunto D5: Adotta l’algoritmo Fused™ RGBM, offrendo un equilibrio tra sicurezza e flessibilità per diversi tipi di immersione.
  • Shearwater Perdix: Utilizza l’algoritmo Bühlmann ZHL-16C con opzioni di personalizzazione per i gradient factor, permettendo ai subacquei di adattare il livello di conservativismo.
  • Mares Puck Pro+: Implementa l’algoritmo RGBM, fornendo profili di decompressione conservativi adatti a immersioni ricreative.
  • Oceanic VTX: Offre la possibilità di scegliere tra l’algoritmo Pelagic DSAT, meno conservativo e adatto a immersioni ricreative, e il Pelagic Z+, più conservativo.

È fondamentale che ogni subacqueo conosca l’algoritmo utilizzato dal proprio computer e comprenda come questo influenzi la pianificazione dell’immersione e le procedure di risalita. La scelta dell’algoritmo può influenzare i tempi di fondo, le soste di decompressione e, in ultima analisi, la sicurezza dell’immersione.

I computer subacquei prodotti da DiveSystem, in particolare la serie RATIO® iX3M, utilizzano algoritmi di decompressione avanzati per garantire la sicurezza durante le immersioni. Questi dispositivi offrono una doppia opzione algoritmica, integrando sia l’algoritmo Bühlmann (BUL) che il modello VPM (Variable Permeability Model).

L’algoritmo Bühlmann è disponibile nelle varianti ZHL-12, ZHL-16B e ZHL-16C, consentendo ai subacquei di scegliere l’approccio più adatto alle proprie esigenze.

Questa flessibilità permette ai subacquei di selezionare l’algoritmo più adatto al proprio stile di immersione, sia esso ricreativo o tecnico, garantendo al contempo un elevato livello di personalizzazione e sicurezza.

PADI eLearning: PADI offre corsi online che includono moduli sulla fisiologia dell’immersione, coprendo argomenti come l’assorbimento dell’azoto, i modelli di decompressione e la gestione dei gas inerti.

  1. Articoli e risorse online:
    • DAN Europe (Divers Alert Network): Sul sito di DAN Europe sono disponibili articoli approfonditi sulla fisiologia dell’immersione, l’assorbimento dell’azoto e la prevenzione della malattia da decompressione.
    • Scuba Diver Life: Questo portale offre articoli e infografiche che spiegano in modo chiaro i processi fisiologici legati all’immersione, inclusa la gestione dell’azoto nei tessuti.

Per informazione sui nostri corsi tecnico specialistici di computer subacquei richiedi info a:

info@subacqueaforense.net

Tecnico di Subacquea Forense o Criminalista

Tecnico di Subacquea Forense o Criminalista esperto in Subacquea Forense è colui che svolge una Professione non regolamentata.

La «condizione di chi svolge una professione il cui esercizio richiede conoscenze intellettuali e tecniche, anche molto elevate, senza che però sia necessario, dal punto di vista legale, il possesso di un titolo di studio determinato o, comunque, senza che sia necessaria l’iscrizione a un Ordine o Albo»

Cos’è la Subacquea Forense

Subacquea forense è una definizione fornita da due termini: Subacquea e forense

Con subacquea (immersione subacquea) si intendono quelle attività che permettono all’uomo la permanenza in un ambiente sommerso, prevalentemente acquatico, sia di acque dolci che salate, tramite mezzi ed attrezzature.

La scienza forense è l’applicazione di tecniche e metodologie scientifiche alle tradizionali investigazioni di carattere giudiziario, in relazione all’accertamento di un reato o a un comportamento sociale. È anche nota come criminalistica.

La Subacquea Forense è l’attività di ricerca della prova, tendenzialmente penale, in ambiente acquatico.